Ecografia

L’ecografia è una metodica utilizzata per studiare organi non esplorabili con la radiologia tradizionale ed è considerata come esame di base o di filtro rispetto a tecniche più complesse come TAC e Risonanza Magnetica.
E’ una tecnica che sfrutta gli ultrasuoni e pertanto non presenta le controindicazioni delle metodiche a radiazioni ionizzanti (no Rx),
Viene utilizzata prevalentemente dallo Specialista radiologo, ma è una tecnica importantissima per la cardiologia (vedi cardiologia) nella quale diagnostica una serie di possibili patologie cardiache.
In via esemplificativa elenchiamo alcuni organi che è possibile studiare con l’ecografia: fegato, pancreas, milza, colecisti, reni, vescica, prostata, mammelle, utero e annessi, tiroide, parti molli come cute e sottocute, muscoli, tendini, le anche dei neonati per lo studio della displasia.
La richiesta viene fatta dal Paziente o dal Medico di base o Specialista. La prenotazione viene effettuata presso la segreteria e viene stabilito il giorno e l’ora dell’esame. Il Paziente deve presentarsi al Centro 15 min’ prima dell’ora concordata e porta con se gli esami eseguiti recentemente.

L’esame non è né doloroso né fastidioso: il medico radiologo spalma un gel conduttore sulla superficie cutanea sovrastante il tratto da esplorare e muove su di essa la sonda ; l’esame ha una durata limitata, durante la quale il paziente deve evitare movimenti e deve, in certi momenti e su richiesta dell’esaminatore, trattenere il respiro.
L’esame può essere accompagnato da un moderato fastidio solo nel corso di procedure speciali (inserimento della sonda nel retto o nella vagina nell’ecografia transrettale e transvaginale). Vi sono alcuni esami ecografici per i quali è necessario recarsi all’appuntamento a digiuno da almeno sei ore, altri per i quali è necessario recarsi all’appuntamento con la vescica piena (si consiglia di bere circa mezzo litro di acqua un’ora prima dell’esecuzione dell’esame) ed altri ancora per i quali non è necessaria alcuna preparazione.
Al momento della prenotazione il personale addetto spiegherà quale deve essere la preparazione idonea in relazione all’esame ecografico prenotato.
Alla fine della ecografie viene consegnato il referto e le immagini e il Paziente può allontanarsi subito dopo dal Centro.

Agoaspirato tiroideo ecoguidato

L’ago aspirato tiroideo eco-guidato è una procedura ambulatoriale di prelievo citologico (cioè di materiale cellulare o piccole quantità di liquido) che viene eseguito dal Medico Radiologo, utilizzando la guida ecografica, ossia sotto visione ecografica, mediante l’inserimento di un ago molto sottile all’interno di un nodulo tiroideo.

La medesima procedura può essere eseguita nel caso di noduli di pertinenza delle ghiandole salivari (parotide o ghiandola sottomascellare) o nel caso di linfonodi patologici.

L’agoaspirato tiroideo ecoguidato serve a verificare la natura dei noduli tiroidei e in particolare a escludere la presenza di una patologia tumorale.

È generalmente consigliato (dal radiologo o dall’endocrinologo) a tutti quei pazienti che presentano:noduli sospetti alla valutazione morfologica ecografica :

  • noduli singoli, in particolare se di elevata consistenza alla palpazione
  • noduli tiroidei di grandi dimensioni
  • tumefazioni linfonodali sospette.

Per accedere alla prestazione è necessario che il paziente effettui la prenotazione con le modalità illustrate all’inizio del capitolo Poliambulatorio e porti, al momento dell’esame, il modulo di Consenso Informato all’Agobiopsia compilato e firmato dal proprio medico di base.

L’esame non richiede alcuna preparazione specifica, ma in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti ne è richiesta la sospensione temporanea in modo controllato dal proprio medico di base.

L’esame viene eseguito senza analgesia ed è sostanzialmente indolore.

Per eseguire l’esame dell’agoaspirato tiroideo ecoguidato, il paziente viene fatto sdraiare in posizione supina sul lettino ecografico, con il capo esteso. Dopo la disinfezione cutanea,viene posizionata la sonda ecografica con cui sarà possibile seguire l’avanzamento dell’ago fino al bersaglio (il nodulo) prescelto. Il medico radiologo procede quindi con l’introduzione dell’ago, montato su una siringa che consente l’aspirazione delle cellule tiroidee, in seguito studiate dal patologo.

La procedura dell’agoaspirato tiroideo ecoguidato ha una durata che varia tra i 15 e i 20 minuti e il Paziente può allontanarsi dall’Istituto subito dopo aver effettuato il prelievo.

Agoaspirato della mammella ecoguidato

L’agoaspirato è una tecnica  – anche nota come agobiopsia o biopsia – che viene eseguito dal Medico radiologo utilizzando la guida ecografica, ossia  sotto visione ecografica, mediante l’inserimento di un ago all’interno di un nodulo o di una cisti mammaria.

L’agoaspirato consiste nel prelievo dei campioni con un ago cavo, leggermente più spesso di quello delle normali siringhe, che viene introdotto attraverso la pelle permettendo di “aspirare” una piccola frazione di tessuto. L’agobiopsia ricorre a un ago più spesso per prelevare una quantità maggiore di tessuto (frustolo).

Il prelievo permette di sottoporre i campioni a esami di laboratorio: esame citologico nel caso dell’ago aspirato (la citologia è lo studio delle cellule), esame istologico nel caso della biopsia (l’istologia è l’osservazione al microscopio dei tessuti), per stabilirne la natura e le caratteristiche o escludere la diagnosi di tumore maligno. L’uso di questa tecnica è frequente in campo oncologico.

Solitamente si esegue in seguito a radiografie e Tac che hanno evidenziato probabili lesioni di sospetta natura tumorale per accertarne le caratteristiche.

Si tratta di una tecnica semplice, sicura e generalmente indolore : il prelievo è molto rapido, minimamente invasivo, guidato in maniera precisa dagli strumenti ecografici.

Per accedere alla prestazione è necessario che il paziente effettui la prenotazione con le modalità illustrate all’inizio del capitolo Poliambulatorio e porti, al momento dell’esame, il modulo di Consenso Informato all’Agobiopsia compilato e firmato dal proprio medico di base.

L’esame non richiede anestesia né alcuna preparazione specifica, ma in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti ne è richiesta la sospensione temporanea in modo controllato dal proprio medico di base

Può essere eseguita anche nella donna in gravidanza, senza controindicazioni.
Raramente si può avvertire un po’ di fastidio dovuto a eventuali ematomi che si allevia con semplici impacchi di ghiaccio.
La durata dell’agobiopsia si aggira sui 10/15 minuti.
La Paziente può allontanarsi dall’Istituto subito dopo aver effettuato l’esame.