La mammografia è un esame radiologico che, utilizzando raggi x, consente lo studio anatomico delle mammelle.
La mammografia fa parte di un percorso diagnostico terapeutico che, seguendo le linee guida proposta dalla Regione Veneto, con DGRV 47/16 ( PDTA: Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) , comprende la visita senologica da parte del Medico radiologo, che successivamente sottopone la Paziente alla mammografia e alla ecografia delle mammelle.
La triade diagnostica elencata viene preceduta da una accurata ANAMNESI con la raccolta di tutte condizioni soggettive e familiari che possono essere definite come fattori di rischio per lapaziente (età, pregressi interventi mammari, terapia ormonale sostitutiva in menopausa, stimolazioni ormonali per sterilità, radioterapia sul mediastino, ecc. o famigliari :parenti di primo e secondo grado con un tumore della mammella o dell’ovaio).
Completatala l’anamnesi il Medico radiologo sottopone la Paziente alla VISITA CON ESAME CLINICO accurato con ispezione bilaterale e palpazione delle mammelle e dei cavi ascellari.
La fase successiva dell’indagine è quella strumentale.
La scelta della metodica dipende dai precedenti anamnestici, dal quesito clinico e dall’età della Paziente.
La ECOGRAFIA MAMMARIA BILATERALE rappresenta la metodica di studio più adeguata per le pazienti giovani, senza precedenti di rischio o reperti clinici. La sua efficacia diagnostica è superiore alla palpazione clinica, che riesce a individuare solamente lesioni di dimensione superiore al centimetro.
La ecografia utilizza gli ultrasuoni : di conseguenza non presenta le controindicazioni delle metodiche a radiazioni ionizzanti (no Rx), caratteristica che fa definire la metodica non invasiva dal punto di vista radioprotezionistico.
L’esame non è né doloroso né fastidioso: il medico radiologo spalma un gel conduttore sulla superficie cutanea sovrastante le mammelle e applica su di esse la sonda.
Durante questa fase la paziente deve evitare movimenti.
La MAMMOGRAFIA BILATERALE è il terzo esame preso in considerazione.
La mammografia deve avere prima di tutto carattere preventivo e non deve essere vista dalla paziente come un semplice mezzo diagnostico. La sua ripetizione a intervalli di tempo regolari è fondamentale per prevenire e sconfiggere quello che è il tumore maligno più diffuso per incidenza e mortalità nella popolazione femminile.
Lo studio accurato delle mammelle permette di rilevare precocemente eventuali lesioni mammarie individuando anche anomalie di piccole dimensioni, come le microcalcificazioni.
Una diagnosi precoce è fondamentale poiché permette di salvaguardare la salute della donna e l’integrità del seno.
Si calcola che oltre il 97% dei tumori della mammella, se diagnosticati in fase precoce, si risolva positivamente nei 5 anni successivi.
Se invece la scoperta avviene in una fase più avanzata, le possibilità di trattamento e guarigione sono più limitate.
Con questa associazione metodologica si ottengono i più elevati valori di accuratezza della indagine senologica.
La durata dell’esame varia in media dai 30 ai 40 minuti