Modalità di esecuzione
Al momento dell’esame un Infermiere accompagna il paziente allo spogliatoio della diagnostica TAC dove sarà richiesto di togliere tutti gli oggetti metallici esterni, in particolare se posti in vicinanza con la parte del corpo da esaminare, poiché produrrebbero difetti nelle immagini (ad esempio chiavi, monete, cellulari).
Per eseguire l’esame il paziente accompagnato nella sala TAC da un Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM), viene fatto accomodare sul lettino scorrevole TAC e posizionato in relazione allo studio da eseguire. Durante l’esame, il lettino su cui il paziente è sdraiato, viene fatto avanzare all’interno del gantry, mentre contemporaneamente il tubo radiologico ruota attorno alle strutture corporee da esaminare producendo migliaia di dati che vengono elaborati da un computer e convertiti in immagini.
Se l’esame è senza somministrazione del mezzo di contrasto, non è richiesta alcuna preparazione, mentre è necessario il digiuno da almeno 6 ore nel caso che sia previsto l’impiego del mezzo di contrasto. Sempre nel caso di utilizzo del mezzo di contrasto endovenoso, devono essere effettuati preliminarmente alcuni esami del sangue e il “Consenso Informato” compilato e controfirmato dal Medico Curante. Le informazioni sono fornite al momento della prenotazione dal servizio di Segreteria.
Non devono essere sospese eventuali terapie farmacologiche in corso, in particolare quelle abituali come i farmaci per la “pressione alta” o per il diabete.
Si consiglia inoltre di portare la documentazione clinica in possesso, non solo TAC o altri esami radiologici precedenti ma anche relazioni e cartelle cliniche.
Non devono effettuare esami TAC:
- pazienti in gravidanza (anche presunta): è importante avvisare le pazienti prima del loro accesso alle sale diagnostiche. I raggi X sono assolutamente dannosi per l’embrione o il feto in particolare nelle prime settimane di sviluppo.
- pazienti con documentata allergia al mezzo di contrasto: anche in questo caso avvisare tempestivamente i pazienti prima del loro accesso alle sale diagnostiche. Il problema verrà valutato caso per caso circa la opportunità di effettuare l’indagine TAC richiesta.
In alcuni casi può essere necessaria anche la somministrazione di acqua per via orale, per opacizzare le anse intestinali, che viene fatta bere poco prima dell’esame.
L’apparecchiatura TAC presenta un’ampia apertura (Gantry di 70 cm) quasi da sembrare completamente “aperta”. La durata effettiva dell’esame è limitata a pochi minuti. Solitamente questo tipo di esame non provoca disagio neppure nei soggetti claustrofobici. Da ricordare comunque che il Paziente non è lasciato mai solo, ma “controllato” dal personale nel locale di comando della apparecchiatura attraverso una finestra di vetro e da una videocamera a circuito chiuso. Inoltre il Paziente è in contatto audio mediante un sistema di altoparlanti.
L’esame è totalmente indolore. Si avverte solo il rumore derivante dal funzionamento dell’apparecchiatura e la percezione del movimento del lettino.
Si raccomanda, per ottenere immagini di buona qualità, di rimanere immobili per tutta la durata dell’esame. Sarà richiesto di trattenere il respiro per alcuni secondi durante l’acquisizione delle immagini.
Terminato l’esame, il Paziente esce dalla sala diagnostica, riprende i propri abiti e gli oggetti di sua proprietà e attende in sala d’attesa che il personale sanitario lo autorizzi ad allontanarsi dall’Istituto.
Sia la TAC sia la RM possono essere effettuate utilizzando un “mezzo di contrasto”, che viene iniettato per via endovenosa con la presenza di un Medico Specialista in anestesia e rianimazione.
RISONANZA MAGNETICA E TAC CON MEZZO DI CONTRASTO
Sia la RM che la TAC possono essere eseguite con l’utilizzo del mezzo di contrasto, che è diverso fra i due esami . Il modulo di Consenso Informato deve essere preventivamente compilato e controfirmato anche dal Medico Curante.
Al momento dell’esame il Medico o la Infermiera predispongono la linea infusionale per la somministrazione del mezzo di contrasto mediante l’incannulazione di una vena periferica di un braccio. Il mezzo di contrasto, può essere iniettato manualmente o con le tecniche moderne, mediante una pompa infusionale. L’iniezione può determinare una sensazione di calore intensa, fugace e transitoria. Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM) avvertirà in anticipo il momento dell’infusione del mezzo di contrasto. Si raccomanda di rimanere immobili anche durante l’iniezione del mezzo di contrasto.
A fine esame il Paziente sarà riaccompagnato in sala di attesa e invitato ad attendere per 15/30 min trascorsi i quali l’infermiera rimuoverà la cannula dalla vena. A questo punto il Paziente potrà allontanarsi e tornare tranquillamente alla sua routine quotidiana: “non ci si porta dietro alcuna radiazione“.
Nel confronto tra RM e TAC quest’ultima presenta il vantaggio sulla RM di fornire immagini formate da pixel (cellule visive virtuali) di dimensioni minori ed in maggior numero, dando quindi una miglior risoluzione spaziale.
La scelta tra un esame TAC ed un esame RM si basa su molti fattori il primo dei quali è il quesito clinico.
L’ effettuazione di un buon esame per ottenere una corretta diagnosi ha come premessa fondamentale l’indicazione del sospetto patologico da parte del Medico inviante. Si può aggiungere che sia la TAC che la RM sono effettuate con specifici protocolli ottimizzati per il quesito clinico proposto, che vengono modulati nel corso dell’esame in relazione ai riscontri emersi.
Per questo motivo è indispensabile un rapporto stretto e franco fra Medico radiologo e Cliente al quale vengono spiegati i dubbi diagnostici e vengono illustrate le procedure e le possibili alternative tecniche.